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http://www.civile.it/news/visual.php?num=45712

 

da quello che leggo, sembra che con questo ddl, tutti i siti che pubblicano articoli,blog,forum, devono essere segnalati come testate giornalistiche, con relativa licenza di pubblicazione(dubito sia gratuita), per chi non adempie a questo dovere puo incorrere a sanzioni civili e penali, naturalmente anche il povero volenteroso che gratuitamente pubblica cose personali o articoli entrerebbe nel turbine

 

se leggete infondo è stata approvata.

 

cosa succederà?

 

diventiamo come la birmania o la cina comunista?

mi sembra di ricordare che la notizia non sia recentissima: quando ci fu la polemica alcuni ministri (mi ricordo solo di pietro veramente) si imputarono e chieseto la modifica delle legge in modo meno restrittivo, per esempio escludeno i blog. pero posso sbagliarmi, anche perchè nella politica italiana c'è veramente tanta confusione: basta solo pensare all'ultima legge passata per sbaglio sul p2p.

Consiglio dei Ministri n. 69 del 12 ottobre 2007

 

non so se è stata cambiata successivamente, la data d'approvazione è abbastanza recente

 

 

quello che è certo è che al governo chi fa le leggi non sà una emerita fava sull'argomento che sta leggiferando(non solo in questo caso)... complimenti italia, siamo lo zimbello d'europa

non so se è stata cambiata successivamente, la data d'approvazione è abbastanza recente

quello che è certo è che al governo chi fa le leggi non sà una emerita fava sull'argomento che sta leggiferando(non solo in questo caso)... complimenti italia, siamo lo zimbello d'europa

 

 

QUOTO ... con dispiacere ma e proprio così ... e loro si fanno le leggi a cavoli loro per le loro aziende e così via ...

 

 

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.

 

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

 

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 

Art. 2.

 

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

 

Art. 3.

 

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

 

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 

Art. 4.

 

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

 

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

 

Art. 5.

 

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

 

Art. 6.

 

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

 

Art. 7.

 

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

 

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

 

Art. 8.

 

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

 

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

 

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

 

Art. 9.

 

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

 

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

 

CERTO ... SI ... :sorcerer:

in effetti la legge che ricordavo prima e che involontariamente legaliazza lo scambio di opere protette dai diritti d'autore (musica e immagini) è derisa da tutti i forum stranieri che ho guardato, non tanto per il contenuto ( che per molti utenti internet è anche positivo) ma per ilmodo in cui è passata. si legalizza lo scambio di qualsiasi opera "degradata" senza lucro. ma un opera che si scambia attraverso ilp2p è gia per forza degradata in quanto compressa e di qualità minore rispetto all'originale. chi ha fatto la legge si vede che pensava ancora alla vecchia cassetta che dopo un po si rovina.

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