desmogix Posted November 20, 2009 Share Posted November 20, 2009 Sto copiando pari pari da un post che ho lasciato su HWUPGRADE in cerca di aiuto ... Salve a tutti, ho recuperato un motore da una lavatrice di queste nuove con centralina e scheda. Il motore è sbalorditivamente nuovo !!! Veramente un gioiellino. Ho recuperato anche il condensatore. Vorrei realizzarci un rullo per carta vetrata, mi serve una mano sulla aprte diciamo elettro-tecnica. I collegamenti... naturalmente con il condensatore senza credo sia inutilizzabile perchè andrebbe fuori fase, ma sono un profano in queste cose, spero in voi. posto qualche foto: il condesatore: se trovate anche dei link, insomma qualcosa che mi aiuti se occorre che faccia qualche altro scato (non credo ) oppure delle info rispodo subito .. vi ringrazio dell'aiuto ! Link to comment Share on other sites More sharing options...
lindio Posted November 21, 2009 Share Posted November 21, 2009 ma sto rullo quanto deve andare veloce? deve avre più velocità? il motore he di quelli che permettono il cambiamento di giri modulato? tu sei tutto matto!!!! Ciao Lindio Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted November 24, 2009 Author Share Posted November 24, 2009 ciao lindio, poi per la velocità ho pensato che senza sbattermi tanto con tensioni e modultori, faccio dei rapporti di uscita diversi del motore. Tipo i rocchetti delle bici... unica cosa è che devo farlo ancora girare Link to comment Share on other sites More sharing options...
lindio Posted November 24, 2009 Share Posted November 24, 2009 io avevo usato un motore di lavatrice per farne un tornio da ceramica ma era un motore molto più semplice... comunque non dovrebbe essere troppo un casino, in teoria (se è simile a quello da me usato)ti basta individuare (detta a modo mio) i negativi e i positivi, sul mio erano un negativ e quttro positivi, perche aveva quattro velocità. una volta individuato questo sei a cavallo!(senza riferimenti a nessuno) il condensatore serve (per quello che ne so io) per lo spunto... in pratica se tu non lo attacchi il motorino da solo nonriesce a partire, e dovresti dargli un giro a mano per aiutarlo a partire! non vorrei farti sbagliare ma sono due fili da attaccare tra condensatore e motore! usa il tester per capire quale è la fase e il neutro. Ciao spero di esserti stato di aiuto fa sapere!!!! ciao Lindio Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted November 25, 2009 Author Share Posted November 25, 2009 heheh grazie caro. primi test mooooooolto negativi, motore fermo, in due occasioni per 1 secondo fumo .... attimi di paura: ho trovato un post vecchio che ho riesumato su pctuner nel quale un tizio diceva proprio questo, come faccio ad alimentare il motore direttamente con la 220 baipassando il controllo di pilotaggio affidato alla centralina sulla scheda della lavatrice ? (E' esattamente il mio caso) ciao Link to comment Share on other sites More sharing options...
lindio Posted November 25, 2009 Share Posted November 25, 2009 fumo???? cacchio ma sei sicuro che ora è ancora integro???? almeno sai che voltaggi ha sto motorino??? hai usato il tester per capire i vari "movimenti" e le relative alimentazioni?? Ciao Lindio Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted November 26, 2009 Author Share Posted November 26, 2009 si lindio, il tester credo ora sia indispensabile. Integro? Bhe se prima ero sicuro ora ho dei dubbi. I voltaggi sono a 220-240, infatti non credevo possibile bruciarlo, anche a detta di tutti era impossibile, del resto è ammesso che possa bruciarsi se gli passo 500 v ma con 220 pensavo al massimo di far saltare la luce se l'avessi messo in corto. mah edit ho fatto delle prove, ancora senza tester, il motore da segni di vita. Ho dato corrente direttamente alle spazzole, mi serve di alimentare contemporaneamente gli avvolgimenti statorici per creare il campo magnetico. Ovviamente così il motore funzinerà solo alla massima velocità, ma è già un inizio. Link to comment Share on other sites More sharing options...
williamwallace Posted November 26, 2009 Share Posted November 26, 2009 Non l'hai bruciato......gli hai dato il 220volt, non gli hai dato 2 fasi quindi 380...allora addio!Ciao Link to comment Share on other sites More sharing options...
Joeandmat Posted November 26, 2009 Share Posted November 26, 2009 io al tempo, in un motore di lavatrice ero riuscito a capire facilmente quali fossero i contatti: 3 servivano per la velocità lenta (riuscivo a farlo partire tranqullamente sia in verso orario, che anti, senza nessuna spinta), mentre altri 2 servivano per la centrifuga: il motore accelerava se già era in movimento, altrimenti se era fermo e gli davo un pò di rotazione (in uno dei due versi), riusciva a girare alla massima velocità.. questo c'ha un bel pò di contatti.. se la centralina è di tipo meccanico (cioè quel selettore che gira sono in un verso), allora il motore va tranquillamente a 220.. basta trovare i contatti giusti! ;D ciao!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted November 27, 2009 Author Share Posted November 27, 2009 grassie raga Non l'hai bruciato......gli hai dato il 220volt, non gli hai dato 2 fasi quindi 380...allora addio!Ciao non ho capito willy basta trovare i contatti giusti! ;Dciao!! speravo in un tuo intervento Joe unica cosa è che questo motore è atipico rispetto ai normali motori di lavatrice. Appartiene a quella che su internet ho trovato come "brushless" o qualcosa del genere insomma è un motore universale che montano le nuove lavatrici pilotato da un controllo montato sulla scheda. per la spinta ho capito che se uso un condesatore allora non serve, senza condensatore serve un avviamento "manuale" Nelle foto si vedono due cavetti rossi a bassa tensione, secondo me sono collegati ad un sensore, attravarso il quale la centralina pilota i giri del motore. Insomma più difficile, ho usato vecchi motori, solo su questo mi trovo in difficoltà Link to comment Share on other sites More sharing options...
Joeandmat Posted November 29, 2009 Share Posted November 29, 2009 brushless = brush less = senza spazzole! praticamente il rotore e lo statore sono "collegati" solo con forze magnetiche, e non con spazzole che collegano elettricamente il rotore.. rispetto ai motori con spazzole, richiedono meno interventi (cioè non ne dovrebbero richiedere), perchè non essendoci organi in contatto elettrico che si logorano, la sua durata è maggiore.. però non so come farlo andare.. magari googolando troverai qualcosa.. ciao!! edit: cmq smentisco.. vedendo la terza foto si vede benissimo che il motore non è brushless (si vede precisa la spazzola e il contatto sul rotore che è strisciato dalla spazzola).. Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted November 29, 2009 Author Share Posted November 29, 2009 si si si a spazzole. Infatti alimentando direttamente quelle, la corrente passa, fa scintille, ma non gira perchè non alimento contemporaneamente anche gli avvo statorici non creo un campo insomma.... però sempre atipico. Sto guardando infatti, ho trovato due topic in due forum diversi che hanno proprio questo titpo di motore in questione. Sono un po datati, vedo che cosa ne posso tirare fuori Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted December 1, 2009 Author Share Posted December 1, 2009 IL MOTORE GIRA ! E COME ! GRAZIE A TUTTI, come sempre di aiuto. ps non prendeteci in giro per le voci Joe ! Mi occorre un varia/giri oppure un regolatore di giri. L'idea dei rapporti meccanici di uscita (ruote o ingranaggi) va bene, solo che non posso usarlo al massimo del regime sempre, si fonde. Come posso fare? si compra ? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Psygon Posted December 15, 2009 Share Posted December 15, 2009 Il problema dell'accoppiamento meccanico lo puoi fare quando il motore elettrico riesce a vincere lo sforzo (dipende dai quanti poli ha il suo avvolgimento). La soluzione di impiegare un variagiri non è affatto male, ma devi calcolare anche che se ci vuoi mettere una spazzola d'acciaio o della carta vetro, sei vincolato dal numero di giri, altrimenti bruci la carta vetro prima del tempo (ghghghghgh). Solitamente le mole da banco hanno una velocità di rotazione di circa 2800-3000 giri/min ma tu volendo usare un motore che non è progettato per girare "a vuoto", necessiti di un variatore di frequenza (varia giri come lo chiamate voi). Se ti piace l'hobbistica e l'elettronica, ne puoi costruire uno semplice utilizzando un NE555, un potenziometro logaritmico, qualche resistenza e condensatore, e un SCR o TRIAC per la gestione del carico del motore. L'unica problematica su questo tipo di circuito semplice è che ti troveresti a dare in uscita un segnale quadro invece che sinusoidale, ma si suppone che l'utilizzo di questa "mola fai da te" è di tipo occasionale e non continuo. Spero di non averti mandato in paranoia con questo .. lol Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted December 16, 2009 Author Share Posted December 16, 2009 WOW ! Quante cose Psygon ! Ti ringrazio davvero. In effetti anche su HWUP mi state ripetendo tutti la stessa cosa: "Devi farti un circuitino semplice ad hoc per variare la velocità", lo farò sicuramente perchè mi piace l'hobbismo, l'elettronica e imparare in questo campo. per esempio mi hanno consigliato di usare questo un BTA10 e di metterci al gate una onda quadra con duty cycle variabile da 0 a 100 tipo questo e di dissiparlo bene. ora stò cercando di capire come devo iniziare... sono profano ! grazie a tutti cmq ! ps ma un potenziometro per carichi induttivi non lo trovo bell'e pronto ? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Psygon Posted December 16, 2009 Share Posted December 16, 2009 Uhm... si! Modificando il duty cycle hai variazioni di frequenza e lo puoi ottenere mettendo due Darlington NPN-PNP in modalità push-pull utilizzati come driver (si chiamano cos“) all'uscita del generatore di frequenza NE555. Qui trovi un esempio di come realizzarlo. Per l'alimentazione (che dev'essere dai 5 ai 15Vcc), se non ti va di appesantire il circuito con un trasformatore, potresti impiegare un circuito del genere. Il triac (dev'essere inscatolato tipo TO-3) ben dissipato, lo colleghi nel seguente modo: Anodo sulla fase, catodo per l'uscita, gate collegato a valle del driver NPN-PNP. psma un potenziometro per carichi induttivi non lo trovo bell'e pronto ? Non credo esista un potenziometro per carichi induttivi (dovrebbe essere grande quanto una scatola di scarpe) Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted December 17, 2009 Author Share Posted December 17, 2009 ... ma una cosa del genere ? QUI o QUI se la comprassi ? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Psygon Posted December 22, 2009 Share Posted December 22, 2009 Ottimo! Molto meno complesso di quello che ti ho proposto io perchè ha un circuito a retroazione, quindi controlla anche il flusso di corrente. Direi che con quello risolvi senza complicarti la vita come faccio io usualmente. lol Link to comment Share on other sites More sharing options...
desmogix Posted December 24, 2009 Author Share Posted December 24, 2009 Grazie Psy ! Auguri di buone feste. Ho contattato il venditore di quel circuitino, ne ha due diversi che funzionano per il mio motore. Uno SCR based e un'altro TRIAC based. SCR mi consente di regolare la velocità del motore da 2% al 50%, ma ha il vantaggio di essere un regolatore ad anello chiuso quindi se aumentassi il carico del motore, questo girerebbe meno velocemente, ma l'anello chiuso compenserebbe questo fenomeno aumentando la velocità (carino) TRIAC consente di sfruttare da 5% a 95% della velocità, ma è ad anello aperto, il che significa che non compenserebbe eventuali differenze di velocità dovute a carichi diversi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts